L’ADENOMIOSI…la Cenerentola delle patologie ginecologiche3 min read
Reading Time: 2 minutesL’adenomiosi è una condizione patologica caratterizzata dalla presenza eterotopica di stroma e ghiandole endometriali nel miometrio, che provocano iperplasia e ipertrofia del miometrio circostante con conseguente aumento di volume dell’utero. L’endometrio ectopico può essere diffuso o può formare lesioni focali (adenomiomi), più comunemente nella parete posteriore dell’utero. Nel 20% dei casi colpisce donne di età minore di 40 anni, nell’80% invece interessa la fascia 40-50 anni. Si tratta di una malattia frequentemente associata all’endometriosi e ne condivide numerose caratteristiche. Infatti è anch’essa una patologia estrogeno-dipendente che provoca dolore pelvico cronico, dismenorrea, menometrorragia e infertilità, ma è asintomatica in un terzo dei casi.
Diagnosi
All’ecografia transvaginale i reperti più tipici includono un miometrio ad ecostruttura disomogenea con strie ipoecogene a raggiera, una vascolarizzazione diffusa all’interno del miometrio, una scarsa demarcazione della giunzione endomiometriale, un utero globoso e aumentato di volume, uno spessore asimmetrico delle pareti anteriore e posteriore, una presenza di piccole cisti miometriali anecogene e/o di isole miometriali iperecogene. Nonostante ciò, non sono ancora stati definiti i criteri minimi per la diagnosi ecografica. La risonanza magnetica mostra un utero asimmetrico, aumentato di dimensioni e privo di leiomiomi, un inspessimento della zona giunzionale endometrio-miometrio maggiore di 8-12 mm o un alterato rapporto (>40%) fra lo spessore della zona giunzionale e del miometrio, un’anomala intensità del segnale del miometrio e un’iperintensità in sequenza T2 dei foci miometriali. La diagnosi definitiva è istologica, grazie al materiale ottenuto tramite biopsia miometriale o isterectomia.
Trattamento
L’adenomiosi può essere trattata con gli stessi farmaci utilizzati per la terapia dell’endometriosi. I device intrauterini medicati con levonorgestrel (LNG-IUS) sembrano essere il trattamento più promettente per la riduzione di dismenorrea e menorragia. Anche i contraccettivi orali danno sollievo dai sintomi e possono essere utilizzati per un lungo periodo di tempo, mentre gli agonisti del GnRH, per quanto efficaci, provocano effetti collaterali a lungo termine che ne limitano l’utilizzo. Per quanto riguarda la terapia chirurgica dell’adenomiosi, l’isterectomia rappresenta la terapia definitiva, anche se ovviamente questo approccio non può essere utilizzato in donne desiderose di prole. Esiste però anche la possibilità di eseguire un trattamento chirurgico conservativo o mininvasivo. Le opzioni terapeutiche includono l’ablazione, l’elettrocoagulazione e la resezione endometriale, l’escissione laparoscopica dell’adenomiosi e l’embolizzazione dell’arteria uterina, tecniche che però escludono una gravidanza futura. Invece l’utilizzo degli ultrasuoni focalizzati sotto guida RMN sembra essere idoneo per le donne desiderose di conservare la propria fertilità, in quanto i fasci vengono direzionati verso il tessuto target, che viene mandato in necrosi salvaguardando però il miometrio circostante e le pareti uterine.
Bibliografia
- Pontis A, D’Alterio MN, Pirarba S, de Angelis C, Tinelli R, Angioni S. Adenomyosis: a systematic review of medical treatment. Gynecol Endocrinol. 2016 Sep;32(9):696–700.
- Struble J, Reid S, Bedaiwy MA. Adenomyosis: A Clinical Review of a Challenging Gynecologic Condition. J Minim Invasive Gynecol. 2016 Feb 1;23(2):164–85.
- Van den Bosch T, Dueholm M, Leone FPG, Valentin L, Rasmussen CK, Votino A, et al. Terms, definitions and measurements to describe sonographic features of myometrium and uterine masses: a consensus opinion from the Morphological Uterus Sonographic Assessment (MUSA) group. Ultrasound Obstet Gynecol Off J Int Soc Ultrasound Obstet Gynecol. 2015 Sep;46(3):284–98.